
COLMAR
Visitarla è come immergersi in una fiaba, impossibile resistere alla “douceur de vivre” che si respira nel centro storico. I profumi, i sapori, il silenzio interrotto dal cinguettio degli uccelli e dal “canto” delle cicogne (ma mai da un motorino), i colori pastello e l’infinita gentilezza delle persone, sono stati la cornice perfetta di una seconda tappa che ci ha catapultato direttamente nel medioevo. Con un’aura magica che ti porta a vagare in uno stato di perenne étonnement!
Qui una piccola guida con qualche consiglio fatta dagli appunti del nostro splendido viaggio in Alsazia
Colmar
Colmar si trova nella zona centrale dell’Alsazia, in Francia, proprio sulla Route des Vins.
È più o meno equidistante sia da Strasburgo che da Mulhouse. Noi siamo arrivate in treno proprio da Strasburgo, il viaggio dura meno di un’ora e il costo del biglietto acquistato al momento della partenza era di 14€. (Piccolo consiglio, in Francia quando si viaggia in treno è suggerito mettere ad ogni bagaglio il traghettino con i propri dati. Questo eviterà che le valigie vengano aperte durante il viaggio per controlli antiterroristici).
Noi abbiamo visitato Colmar come seconda città, dopo Strasburgo, prima di percorrere la Route des Vins. Qui ci siamo fermati per 3 giorni, facendoci base anche per visitare Riquewihr e Ribeauvillé. Colmar ha un centro storico molto raccolto interamente percorribile a piedi, ed è sicuramente il modo migliore per godersela.
Dopotutto, se è stata eletta migliore destinazione europea 2018 ci sarà ben un motivo no?
Colmar divenne francese nel 1648, a seguito del Trattato di Westfalia, dopo l’annessione all’impero tedesco divenne il capoluogo dell’Alta Alsazia, e fu l’ultima cittadina in assoluto a rimanere tedesca dopo una lunga resistenza della "sacca di Colmar".
Colmar è soprannominata anche la città delle luci, una tradizione ormai che si protrae dal 1997, per opera degli amministratori locale che nel corso degli anni hanno voluto sensibilizzare e mettere in luce cercando di valorizzare al massimo le potenzialità di questa città. Proprio nel 2016 sono stati inaugurati i primi 600 proiettori che illuminano artisticamente la città, destinati a diventare poi circa 1100. Grazie alle sue luci speciali e artistiche ha ottenuto il Premio Speciale della Accademie des Arts de la Rue, e la stessa illuminazione della città è considerata patrimonio europeo di alto valore.
Oggi Colmar è una delle città più incantevoli d’Europa, soprattutto grazie al suo aspetto urbano tipicamente medievale rimasto intatto. Se vi state chiedendo cosa ci sia da vedere, la risposta è uguale a quella che diamo per molte altre cittadine del centro Europa: un susseguirsi di casette colorate a graticcio in pietra o in legno, stradine acciottolate, chiesette gotiche e piccoli ponti che oltrepassano i corsi d’acqua che attraversano il centro storico. Questa piccola città‑gioiello dell’Alsazia, situata ai piedi del massiccio montuoso dei Vosgi, è conosciuta anche con il nome di Petite Venice, ossia Piccola Venezia, perché ciò che la rende davvero magica e romantica sono proprio la presenza del fiume Lauch e di una serie di canali in grado di creare degli scorci molto suggestivi, tutti da fotografare.
Resterete incantati dalla bellezza e dallo splendore di Colmar e vi sentirete spesso lontani dallo spazio e dal tempo, intenti a curiosare tra oggetti e souvenir in alcune botteghe artigianali di stampo medievale, oppure a scegliere tra la ricca varietà di dolci e biscotti esposti nelle vetrine delle patisserie.




Noi abbiamo soggiornato nel centro storico, in Place de la Mairie, in un delizioso appartamento chiamato Chambre du Monde. (consiglio di accordarsi in francese). Piccolo ma super confortevole, con un angolo cottura fornito di tutti gli elettrodomestici e da non sottovalutare è molto, molto apprezzato, la fontanella all’ingresso da cui prendere l’acqua senza doverla comprare ogni volta. Una scelta ecologica della struttura che sicuramente migliora il soggiorno degli ospiti.
Nella stessa piazza c’è un grande supermercato con annesso bar, e a soli 300metri si trova la fermata dei bus per Riquewihr e Ribeauvillé.
Petite Venise
La zona più suggestiva di Colmar è senza alcun dubbio la Petite Venice, ossia la Piccola Venezia, così chiamata perché la città è qui attraversata dal fiume Lauch e da una serie di pittoreschi ponti e canali che richiamano i più affascinanti scorci veneziani. Il miglior modo di godersi la Piccola Venezia è fare una mini‑crociera a bordo di un bateau, l’imbarcazione tipica della città che vi farà scoprire punti di vista insoliti, passando a pochi metri dalle porte d’ingresso delle colorate (come ci ha spiegato il nostro barcaiolo ogni colore corrisponde ad un mestiere) casette a graticcio di cui potrete notare da vicino alcuni dettagli, come le graziose decorazioni esterne, e sbirciare anche attraverso le finestre. Attenzione alla testa però, i ponti sono davvero molto bassi e bisogna piegarsi molto per passare.
La Piccola Venezia attraversa le strade più caratteristiche del centro di Colmar, i cui nomi evocano le corporazioni che le abitavano o il luogo in cui avevano la loro attività, come Quai de Poissonerie, il viale dei pescatori, Rue des Tanneurs, ossia la strada dei conciatori e Rue des Vignerons, la strada dei viticoltori.
Una passeggiata tra le strade acciottolate della Piccola Venezia è un’esperienza incantevole. Lasciatevi trasportare dai colori delle case con i tetti a spioventi, curiosate tra le tipiche botteghe artigianali, fatevi attrarre dai profumi dei dolci e del pane appena sfornato provenienti dalle patisserie e dalle boulangerie, camminate sui piccoli ponti che oltrepassano il fiume e i canali per godervi i punti di vista più spettacolari della città.
Sappiate che lo scorcio più fotografato è quello che si ammira dal ponte situato all’incrocio tra Rue de la Poissonerie e Rue Turenne.




Collégiale Saint‑Martin
La Collégiale Saint‑Martin è il luogo di culto più importante della città di Colmar, i cui abitanti la riconoscono come Cattedrale di San Martino. Questo splendido ed imponente edificio, che domina una delle piazze più caratteristiche del centro storico, è uno dei più importanti esempi dell’architettura gotica dell’Alsazia, come ben dimostrano il suo alto campanile, i pinnacoli, le finestre vetrate a bifore e la sua facciata principale, caratterizzata da un portale decorato con un rilievo raffigurante l’Adorazione dei Magi e il Giudizio universale.
L’aspetto che maggiormente incuriosisce è il suo colore, un rosso mattone dovuto alla pietra arenaria dei Vosgi (grès rouge des Vosges), un materiale diffuso nell’architettura gotica francese e che caratterizza anche la Cattedrale di Strasburgo.
La Collegiata fu costruita, sulle rovine di un’antica chiesa romanica, a partire dal 1237 su progetto dell’architetto Guglielmo di Marburgo. La sua edificazione terminò verso il 1365‑66.
Dal 1840 la cattedrale di San Martino è stata riconosciuta come Monumento storico di Francia.
L’interno della Collegiata non delude le aspettative. Nonostante le devastazioni subite durante la Rivoluzione Francese, che rendono l’ambiente alquanto spoglio, le sue alte mura gotiche racchiudono alcune opere d’arte di gran valore, come un Crocifisso in legno risalente al XIV secolo e il Grand’Organo settecentesco realizzato dal maestro di Strasburgo Johann Andreas Silbermann.
Se si viaggia nel periodo di primavera/estate consiglio un’occhio di riguardo al nido di cicogna posto sopra la cupola centrale. Noi siamo state a Colmar a fine Aprile, e in pomeriggio piano di sole ci siamo divertite ad osservare una coppia di cicogne che sistemava il loro nido.







Maison des Têtes e Maison Pfister
Uno degli aspetti più affascinanti di Colmar riguarda la sua infinita varietà di case a graticcio, tutte diverse tra loro, ognuna di esse caratterizzata da particolari abbinamenti cromatici, da differenti forme e configurazioni spaziali. Durante la vostra passeggiata a Colmar vi sorprenderete a scovare le più particolari e originali, ma sappiate che ci sono due case da non perdere. Si tratta della Maison des Têtes e della Maison Pfister, tra le più antiche della città di Colmar, entrambe edificate durante il rinascimento.
La Maison des Têtes prende il suo nome dalla incredibile quantità di teste in pietra che emergono dalla sua facciata, sia umane sia di animali, tutte intensamente espressive.
La “Casa delle Teste” fu costruita in un raffinato stile rinascimentale nel 1609 per il ricco mercante Anton Burger, che fu anche sindaco di Colmar. La sua particolarità sta nelle ben 106 piccole teste scolpite tra i balconi, tra le finestre e su tutta la facciata. La statua del Bottaio in stagno sulla cima, invece, fu costruita dal celebre scultore Auguste Bartholdi, originario proprio di Colmar. Riconosciuta dal 1898 Monumento storico di Francia, oggi la Maison des Têtes è un elegante hotel a cinque stelle.
Ben diversa è la Maison Pfister, simbolo della città di Colmar, un tipico edificio alsaziano dalla struttura in pietra e legno che sorge all’angolo della pittoresca Rue des Marchands. Il nome deriva dalla famiglia che la abitò tra il 1841 e il 1892. La caratteristica principale di questa casa è il tipico “erker”, la finestra sporgente a due piani percorsi da balconate che si allungano su entrambe le facciate, presente soprattutto nelle antiche case tedesche. Sul lato sinistro, invece, spicca una torretta ottagonale, con estremità a graticcio.
Le facciate sono decorate con degli importanti affreschi dipinti da Christian Vacksterffer, che raffigurano la Fede e la Giustizia, imperatori germanici del XVI secolo, i Quattro Evangelisti, i Dottori della Chiesa e Scene bibliche. Anche la Maison Pfister è considerata Monumento storico di Francia dal 1927. Non è attualmente visitabile.




Ancienne Douane
L’edificio della Vecchia Dogana di Colmar, o Koïfhus in dialetto alsaziano, è il più antico della città. Si tratta di una costruzione molto caratteristica realizzata nel 1480, quando aveva un ruolo fondamentale nella vita economica della città: era qui che le merci venivano stoccate e tassate prima di essere importate o esportate. L’aspetto più tipico e “alsaziano” di quest’opera architettonica è rappresentato dai tetti a spioventi ricoperti di maioliche colorate, che la rendono simile alla Collegiata di San Martino.
Oggi il Koïfhus, situato tra la Grand’Rue e la Place de l’Ancienne Douane, ospita il mercato degli artigiani e segna uno degli ingressi alla Petite Venise, il cuore pulsante di Colmar. La Vecchia Dogana è riconosciuta dagli abitanti della città come simbolo di Colmar.



Musée Bartholdi e Statua della libertà
Non tutti sanno che la piccola città di Colmar ha un cittadino illustre. Si tratta di Frédéric‑Auguste Bartholdi, lo scultore francese che progettò la Statua della Libertà di New York. Bartholdi nacque proprio a Colmar nel 1834 e la sua casa natale di Rue des Merchants è oggi diventata un museo che si può visitare per conoscere meglio questo importante artista attraverso le sue opere. Nel Museo Bartholdi si possono ammirare le riproduzioni in scala di alcuni monumenti creati dallo scultore per la sua città, come quello della fontana Roesselmann e la statua dell’artista Martin Schongauer, ma soprattutto osservare i modelli in scala originali delle sue opere più famose, ossia la colossale statua del Leone di Belfort e la celeberrima Statua della Libertà, costruita poi da Gustave Eiffel. Se siete dei veri appassionati della Statua della Libertà, o soltanto dei semplici curiosi, sappiate che all’ingresso nord della città di Colmar, sulla Route de Strasbourg, potrete ammirare una fedelissima riproduzione di Lady Liberty alta 12 metri, realizzata nel 2004 in occasione del centenario dalla morte di Bartholdi.
La statua si trova su una rotatoria ed è visibile da ogni lato. Simbolicamente sta a indicare il legame che unisce Colmar e New York attraverso una delle opere più conosciute al mondo, monumento simbolo della Grande Mela e degli Stati Uniti d’America.



Au vieux Pignon
In Rue des Marchands al n. 52, si trova la maison “Au Vieux Pignon”, un’antica casa a graticcio che risale al 1588, famosa per le sue splendide decorazioni. In estate la facciata è decorata con tantissimi fiori e grandi cuori alle finestre, in inverno compaiono orsi, fiocchi e pacchi regalo.
Al piano terra c’è un negozio di souvenir: orologi a cucù, casette di Colmar in miniatura, cicogne pupazzo (le cicogne sono tipiche di questa zona e in estate ne vedrai tantissime), decorazioni a forma di pan di spezie e altri mille oggetti che attirano l’attenzione. Sì, anch’io sono entrata e non ho saputo resistere!
Marché Couvert
Una tappa imperdibile durante il vostro soggiorno a Colmar è sicuramente il mercato coperto, un imponente edificio in ferro e ghisa risalente al 1865, affacciato sul fiume Lauch. Da martedì a domenica, il mercato di Colmar è un tripudio di prodotti tipici locali. Qui potrete degustare o acquistare fois gras, formaggi, salumi, birre artigianali e ogni prelibatezza alsaziana.




Cosa mangiare
In Alsazia i principali prodotti tipici e locali sono essenzialmente legati ai vini ai formaggi, tipico è il formaggio di Munster, i liquori al pan di zenzero, i cavoli e la birra. La carne maggiormente consumata è quella di maiale, si può trovare nei cubetti di pancetta, nella coppa di testa e nel Kassler, il filetto di maiale affumicato della choucrote e in una vastissima scelta di tipi differenti tipi di salumi. La cucina di Colmar, perciò, è quella tipica dell’Alsazia, posta al confine con la Germania, ne raccoglie l’essenza anche delle regioni a lei immediatamente vicine. In proporzione agli abitanti infatti Colmar è la città che offre la presenza del maggior numero di ristoranti stellati, Michelen della Francia, la cucina alsaziana infatti è influenzata sia dalla magnifica e delicata "nouvelle coucine" francese che dalla forti e robuste essenze gastronomiche tedesche.
Tipiche sono infatti le Choucroute, ovvero carne di maiale affumicata accompagnata da crauti, con verdure grigliate e salsicce, oppure la Tarte Flambe con cipolla e bacon. Tipico di questa zona è anche il famoso Foie Gras, ovvero, il patè di fegato d’oca. Colmar è anche la capitale del vino in Alsazia, con i suoi favolosi e caratteristici vigneti ci regala splendidi ed eccellenti vini come il pinot bianco e il grigio, lo spumeggiante Cremant, il leggero Chasselas e i superiori moscati insieme al regale Gewurztraminer. Immancabili i numerosi Bretzel, caldi a tutte le ore, i tipici dolci francesi come éclair, pain au chocolat e i croissant. Ma per la nostra vacanza, la vera nota di merito va alla cioccolateria Ganache, ricca di prodotti senza glutine e con i macarons più buoni di sempre, accompagnati dall’estrema cortesia della proprietaria. E al Wistub Brenner, dove abbiamo consumato una cena del tutto alsaziana, con foie gras, zuppa di trippa e escargot, ricche di burro ma tutto deliziosamente buono.
Non da meno sono i prodotti che si possono trovare al mercato






