
SIVIGLIA
«Lo que Sevilla te da, no te lo quita nadie»
Juan Peña ‘El Lebrijano’
Siviglia è magia.
Il fascino che regna a Siviglia è sicuramente irripetibile,
frutto dell’incontro di elementi arabi con ingredienti occidentali,
antichi e moderni.
L’anima della regione Andalusa.
Il suo fascino deriva dalla dominazione di diverse civiltà che l’hanno plasmata e resa unica al mondo: oggi Siviglia è l’unione di tre continenti, Europa, Africa e America.
I palazzi e le chiese sono imponenti e la sua architettura, romana, islamica, gotica, rinascimentale e barocca, è la più prestigiosa del sud della Spagna.
Siviglia è sicuramente una città che resta nel cuore. Sarà per le sue bellezze artistiche, o per la vitalità che emana passeggiando attraverso le strette viuzze, sicuramente non si può dimenticare l’allegria, la simpatia e la gentilezza della sua gente.
Música y tinto del verano a todas horas del día y de la noche!
Qui una guida con qualche appunto del nostro viaggio in Andalusia, con i luoghi da non perdere, consigli e suggerimenti di viaggio, per vivere al meglio Siviglia
“Sevilla y el mundo, todo es uno, porque en ella sin duda está todo abreviado”, è così che il drammaturgo Agustín de Rojas Villandrando descriveva la città nel XVII secolo, ed è così che i nostri occhi continuano a vederla. Perché Siviglia è una città che poggia su strade bagnate dalle lacrime di re, artisti, scienziati, mercanti e poeti. Siviglia e il mondo, tutto è uno.
Come arrivare a Siviglia dall'Italia e dove alloggiare
Per arrivare semplicemente a Siviglia dall’Italia è sufficiente prendere uno dei tanti voli che la collegano ai principali aeroporti italiani. Io ho volato con Ryanair da Bologna, in poco più di due ore siamo atterrati a Siviglia. L’aeroporto è un po’ fuori dalla città, ma magnificamente collegato fino al centro storico con un bus. Si prende agli arrivi, appena di esce sul marciapiede in fondo a destra. La linea è la EA, Aeropuerto - Plaza de Armas. Il biglietto costa 4€ e si può acquistare alle macchinette vicino la fermata. Impiega sui 45 minuti circa ad arrivare in centro, ma lungo il percorso fa diverse fermate. Altrimenti si può prendere uno dei tanti taxi o un uber o Cabify. Purtroppo la metropolitana che a Siviglia funziona magnificamente bene non arriva all’aeroporto.
Se si sceglie un volo che arriva nelle città vicine, come Malaga, Cadiz o Granada si può raggiungere Siviglia con un autobus extraurbano o in treno.
La nostra scelta una volta atterrati è stato il bus, abbiamo atteso il suo arrivo praticamente il tempo di fare i biglietti, e dopo una 40ina di minuti eravamo alla nostra fermata. Siamo scesi a Plaza de Armas, proprio difronte alla Torre dell’Oro, praticamente nel centro storico. Il nostro albergo era però al di là del fiume Guadalquivir, è bastato attraversare il ponte Sant’Elmo, per arrivare in Plaza de Cuba e li a 2 minuti si trova Resitur, una struttura alberghiera che affitta piccoli appartamenti anche per periodi più o meno lunghi. Un punto strategico per visitare la città, con una sola fermata di metro si è alla Cattedrale e si arriva alla stessa con una semplice passeggiata di 15 minuti. Proprio sotto la struttura si trova Mercadona, un grande supermercato fornitissimo e nei dintorni è ricco di locali dove fare colazione o mangiare qualcosa.




Plaza de España
A maggio le temperature andaluse sono già più che tiepide. Ma senza farci prendere dalla fretta e in pieno stile spagnolo, dopo un calmo risveglio è una buona colazione, il primo punto della città che abbiamo scelto di visitare è stata Palaza de España. Sicuramente uno dei punti più iconici e virali della città. Costruita in occasione dell’Expo iberoamericana del 1929, è una piazza monumentale e maestosa e costituisce senza dubbio uno dei simboli per eccellenza della Spagna intera. La costruzione della piazza, realizzata fra il 1914 e il 1929, richiese ben 15 anni e la manodopera di oltre 1000 operai al giorno.
Per la costruzione della piazza vennero utilizzati materiali semplici e comuni, quali il marmo, il mattone a vista, la calce e gli azulejos, fabbricati direttamente dagli artigiani di Triana uno dei maggiori quartieri di Siviglia. L'immensa piazza, situata nel cuore del Parco di Maria Luisa e caratterizzata da una forma ellittica atta a simulare un abbraccio fra la Spagna e le antiche colonie, è presieduta da un grande edificio centrale delimitato ai lati da due torri di stile barocco di oltre 70 metri di altezza.
L'edificio è coperto da una loggia con soffitto a cassettoni ed è decorato da una serie di panche, 48 come le province spagnole, che raffigurano e narrano le diverse tappe della storia del paese.
Una delle attrazioni principali della piazza è un canale di 500 metri di lunghezza coperto da 4 ponti che simboleggiano i quattro antichi regni di Spagna. Nonostante siano molte le fotografie che la ritraggono, Plaza de España è capace di sorprendere per la bellezza, le dimensioni e la complessità architettonica che la contraddistinguono.
La piazza, inoltre, è stata scelta come set di diversi film di Hollywood, quali Lawrence d'Arabia, Il dittatore e persino Star Wars.
Raggiungerla è semplicissimo, si ci può arrivare con una passeggiata lungo il fiume, o più semplicemente con la metro. La separano solo due fermate dalla Cattedrale, con la linea L1 in direzione Olivar de Quintos, scendendo alla fermata Prado De San Sebastián in due minuti si è ai cancelli della piazza.






Parco di Maria Luisa
Con una superficie di 34 ettari coperta interamente da un fresco manto verde, il Parco di Maria Luisa è il polmone verde di Siviglia, uno dei parchi più belli della Spagna nonché uno dei luoghi più apprezzati della città. Si trova proprio affianco alla Plaza de España. Il Parco di Maria Luisa è ricco di magici scorci e luoghi segreti in cui perdersi: laghetti attraversati da piccoli ponticelli, stagni, giardini e meravigliosi viali impreziositi da monumenti ed edifici storici. Il parco vanta dimensioni talmente grandi che molti decidono di percorrerlo in bicicletta o a bordo di una carrozza trainata da cavalli. Curiosi sono anche gli animali che lo abitano dai cigni a piccolissime paperelle ogni angolo di verde ha qualcosa da mostrare.



Parasol e RoofTop per una Siviglia dall’alto
Indubbiamente il punto più alto per godere la vista dei tetti di Siviglia e il terrazzino della Giralda. Ma esistono altri luoghi, più facili da raggiungere e altrettanto piacevoli.
Uno dei nuovi punti di interesse della città è Il Metropol Parasol è una struttura in legno chiaro situata in Plaza de la Encarnación, nel vecchio quartiere ebraico di Siviglia. Si trova proprio nel centro della città fra la zona dello shopping, Calle Feria, Plaza del Duque e Plaza Ponce de Leon. Venne progettato dall’architetto tedesco Jürgen Mayer e completato nell’aprile 2011. È una struttura imponente che raggiunge da un lato i 150 metri e dall’altro i 70 metri di lunghezza, con un’altezza approssimativa di 26 metri. Vanta il primato di essere la più grande struttura in legno al mondo. ’edificio è conosciuto anche come Las Setas de la Encarnación, cioè i “funghi dell’incarnazione”, con riferimento al nome della piazza in cui si trova. Questo buffo soprannome riprende la struttura della costruzione: si tratta infatti di sei “ombrelloni”, che ricordano dei funghi giganti collegati fra loro. Questa forma è in realtà ispirata alle volte della cattedrale di Siviglia e agli alberi di ficus della vicina Plaza de Cristo de Burgos, oltre ad alcune linee che ricordano il Museo Guggenheim di Bilbao. Il Metropol Parasol si compone di quattro piani, ognuno dei quali ospita una diversa attrazione. Il piano sotterraneo (piano 0) ospita l’Antiquarium, dove sono conservati dei reparti archeologici di origine romana e moresca, venuti alla luce proprio durante la costruzione del Metropol. Il primo piano (livello stradale) ospita il Mercato Centrale, dedicato al cibo. Il tetto di questo piano non fa che delineare la metratura della piazza pubblica all’aperto, ombreggiata dai parasole in legno sopra e progettata per eventi pubblici e concerti. I piani 2 e 3 sono due terrazze panoramiche, dalle quali si possono godere ottime viste sulla città. Alle terrazze panoramiche si accede con orario dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 18.00 fino alle 24.00. Al tramonto la vista è sicuramente più suggestiva e il Parasol si colora di giochi di luce per accompagnare la passeggiata. È necessario un biglietto per accedervi.





RoofTop
Per assistere allo spettacolo del tramonto su Siviglia, che nel mese di maggio si ha intorno alle 21/21:30. Si può anche scegliere una delle tante terrazze del centro. Sono disseminate su tantissimi hotel e sono accessibili anche dagli esteri. Dalle più eleganti alle più casual. Un cocktail o un fresco calice di tinto del verano, accompagnato da qualche tapas fanno compagnia ai RoofTop,sempre curati e ricchi di piante e musica.
Senza ombra di dubbio va citato quello di Terraza Eme, centralissimo, con una spettacolare vista sulla Cattedrale e la Giralda. Più elegante e leggermente più costosa invece la splendida terrazza con piscina dell’Hotel Abba, più informale e con dei cocktail super particolari invece c’è la Terraza Pura Vida anche lei con una vista imperdibile, punto particolare le scale per arrivare in cima decorate con graffiti e fluorescenze (ma ha anche l’ascensore). Oppure il El Mirador de Querencia dove è possibile anche cenare con una vista bellissima.





Cattedrale e Giralda
La Cattedrale di Siviglia è la cattedrale gotica più grande del mondo, ed in generale è la chiesa più grande del mondo dopo il San Pietro al Vaticano, nonché Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Tuttavia, la sua pianta non ha la forma di croce latina tipica delle chiese gotiche, ma è quadrata. Questo perché fu costruita sopra l’antica moschea principale della città e adattata alla struttura preesistente. In questo modo, il minareto arabo fu convertito nel campanile dell’edificio, la Giralda, che all’epoca divenne la torre più alta del mondo grazie ai suoi quasi cento metri di altezza. Anche il Cortile degli Aranci e la Porta del Perdono sono un’eredità della moschea. La Cattedrale di Siviglia vanta un patrimonio artistico molto prezioso. Infatti, è considerata una delle migliori pinacoteche spagnole, dove non mancano opere di maestri come Murillo, Velázquez, Goya e Zurbarán. Tra sculture, dipinti, oreficeria, tessuti e altri pezzi, troverai delle sorprese. La sua pala d’altare maggiore, ad esempio, con 44 rilievi e oltre 200 figure è la più grande della cristianità. E non stupirti se, guardando la vetrata di San Sebastián (sopra la facciata di Los Palos), il viso del santo ti sembrerà familiare: esso, infatti, è stato rappresentato con le sembianze dell’imperatore Carlo V. Imponente anche la tomba di Cristoforo Colombo, i resti dell’Ammiraglio del mare vennero dopo varie vicissitudini vennero depositati all’interno della Cattedrale di Siviglia. La sua tomba è tenuta in alto da quattro figure allegoriche in bronzo smaltato e policromo che rappresentano i quattro regni di Spagna che esistevano durante la vita di Colombo: Castiglia, León, Aragona e Navarra.
Si dice che la Cattedrale respiri, ogni giorno infatti, a causa degli sbalzi termici, le volte dell’edificio si dilatano di diversi centimetri. Di mattina si alzano per il calore e alla fine della giornata si abbassano, realizzando un movimento simile a quello della respirazione. Ciò fu scoperto nel 2006, grazie ai sensori posizionati nell’edificio durante un restauro. Questa “flessibilità”, al contrario di quello che potrebbe sembrare, è un vantaggio perché rende la cattedrale più sicura, conferendo alla sua architettura un margine di movimento contro eventuali disastri. Curiose sono le colonne che la circondano lungo tutto il perimetro, servivano a segnare i limiti della giurisdizione civile e di quella ecclesiastica nel XVI secolo: il “diritto d’asilo” o “ritrazione”, che impediva alle guardie di entrare nei luoghi sacri per arrestare le persone, costituiva, infatti, un mezzo spesso utilizzato per sfuggire alla giustizia ordinaria. Le colonne più antiche partono dalla Giralda e arrivano fino alla Porta di San Miguel. La maggior parte delle colonne è di origine romana ed è stata importata da Itálica per essere riutilizzata nella cattedrale. Con un unico biglietto si può visitare tutta la Cattedra e salire sulla Giralda.







Giralda
Questo campanile bellissimo che si vede da ogni punto della città, era in realtà il minareto della moschea. Questa fu poi sostituita dalla cattedrale, e il minareto ha solo modificato la destinazione d’uso. La bellezza architettonica della Giralda ha affascinato molti e, per questo, è possibile trovare sue “copie” in altri luoghi della Spagna e del mondo. Alcune delle più riuscite sono quella del centro commerciale di Kansas City, quella della località di L’Arboç del Penedés (Tarragona) e la chiamata Giraldilla della chiesa di San Pedro a Carmona (Siviglia). Tra il 1890 e il 1925 ci fu anche una “copia” nel Madison Square Garden di New York. La Giralda fu costruita in epoca musulmana sul modello della Moschea di Koutobia di Marrakesh, sebbene la parte superiore sia stata completata solo durante il periodo cristiano.
La leggenda narra che, quando i musulmani vennero sconfitti, chiesero di abbattere la torre affinché non finisse nelle mani dei cristiani, volontà che spinse Alfonso X a conservarla come simbolo di una tappa importante della storia della città. La torre deve il suo nome alla scultura di bronzo realizzata nella parte superiore, conosciuta con il nome di Giraldillo, che funge da banderuola.
Con i suoi 101 metri di altezza, la Giralda supera in altezza la famosissima Torre di Pisa e il mitico Big Ben di Londra.
Il campanile della Giralda vanta un totale di 24 campane, di cui la più importante è quella di Santa María la Mayor pesa ben una tonnellata e mezza. La torre dispone di ben 35 rampe che avevano la funzione di permettere al sultano di salire sulla cima della Giralda a cavallo e che tutt'oggi vengono utilizzate dai visitatori della città andalusa, dopo le 35 rampe delle scale ci guidano fino in cima, proprio dove sono le campane. Non è faticoso salire, ma le rampe man mano che se sale diventano più strette e un po’ più ripide, questo rende un po’ più difficile la discesa, si ha la sensazione di cadere in avanti. Una voce invita i visitatori a salire sulla destra e scendere sulla sinistra senza invertire il senso per non creare intpppi al flusso. Lungo il percorso ogni due rampe ci sono delle aperture dove ci si può fermare godere della vista e riprendere fiato.
Una volta in cima, godrete di un panorama mozzafiato su tutta la città che vi permetterà di ammirare dall'alto tutti i monumenti e l'intreccio di stradine che caratterizza Siviglia, peccato per la rete protettiva molto fitta che non consente di scattare belle foto.
Il biglietto di ingresso intero costa 14€ ed è acquistabile sul sito internet o alla biglietteria del museo. Avere già il biglietto evita la coda (sempre presente).







Plaza de Toros de la Maestranza
La plaza de toros di Siviglia è la piazza dove ancora oggi si svolgono le corride dei tori a Siviglia.
È proprietà della Real Maestranza de Caballería, un’ ordine cavalleresco di origini medievali, che promuove attivamente la tauromachia e l’arte equestre ed è la responsabile del mantenimento de la plaza de toros di Siviglia.
Per questo motivo la plaza de toros di Siviglia è conosciuta a Siviglia come la Plaza de Toros de la Maestranza, o semplicemente la Maestranza. È possibile visitare sia l’arena delle corride che il museo taurino oltre ad assistere ad una corrida. Tuttavia si possono vedere le corride solo durante la stagione delle corride che dura da aprile a giugno e da settembre ai primi di ottobre, mentre si può visitare il museo taurino e l’arena delle corride praticamente tutto l’anno.
Si trova sulle sponde del fiume che attraversa Siviglia, il Guadalquivir, presso il quartiere dell’Arenal, a pochi passi dalla Torre del Oro.
Lo stile impiegato per la costruzione della Plaza de toros di Siviglia attuale è uno stile tardo barocco sviluppato a fine 1700.
Il biglietto d’ingresso include sia la visita al museo taurino che l’accesso all’arena delle corride. Importante è chiedere all’entrata se è possibile visitare l’arena perché durante i giorni in cui si svolgono le corride non è possibile accedere all’arena e si possono vedere la piazza e l’arena solo dalle tribune. O consultare il calendario degli incontri per non sbagliare. Il museo è diviso in due sale delle quali nella prima è possibile ammirare pitture e stampe raffiguranti scene della tauromachia dal XVIII al XX secolo;
da rimarcare i dipinti ad olio di stile romantico del 1800, che rappresentano paesaggi campestri, toreri, piazze delle corride e personaggi associati all’ambito taurino, realizzati da molteplici artisti dei quali ricordiamo Valeriano Bécquer; inoltre è possibile vedere anche ben 12 stampe taurine del famoso pittore della Maja Desnuda, il celebre Francisco de Goya. Nella seconda sala si segue un percorso storico della tauromachia, partendo dalle armi, dalle vesti e dagli strumenti usati dai nobili nel XVII e XVIII secolo (che vi ricorderà vagamente la giostra del saracino di Arezzo), fino ai vestiti da torero più recenti, teste di tori imbalsamati, i famosi capotes e muletas e le loro spade e varie opere d’arte raffiguranti scene taurine. Una volta visitato il museo è possibile entrare nella cappella dei toreri, presieduta dalla Madonna del Rosario, poi le stalle dei cavalli, da qui, attraversando la porta da dove entrano i toreri accedere all’arena. La sabbia gialla è del tutto abbagliate, si percepisce il calore anche se non fa eccessivamente caldo. Dal centro della piazza si possono vedere tutte le tribune, sicuramente la più bella quella con il palchetto reale.
La plaza de toros di Siviglia si trova nel quartiere dell’Arenal a 5 minuti a piedi dalla Cattedrale di Siviglia e sulle sponde del fiume Guadalquivir, nel centro storico di Siviglia. Potete raggiungerla prendendo le linee dei bus 21, 40, 41, A2 (notturno) e la linea C4, tuttavia se vi trovate nel centro storico vi consiglio di andarci a piedi.





Tradizioni, curiosità sulla Corrida
- Sono state proibite nelle Isole Canarie, in Catalogna e presso alcune località delle Isole Baleari, del principato d’Asturia e della Galizia, mentre praticamente sono ancora legali presso tutto il resto del territorio spagnolo (salvo rare eccezioni comunali).
- Normalmente vengono uccisi 6 tori durante un corrida alla quale partecipano 3 toreri, quindi ogni torero uccide 2 tori. Se il toro vince sul torero, viene comunque ucciso, ma non nell’arena, e in caso di morte del torero anche la mamma di quel toro verrà uccisa, per evitare che generi altri tori.
- La corrida dura da un’ora e mezza a due ore e mezza approssimativamente.
- Si fanno sempre di pomeriggio e l’orario d’inizio dipende dal mese in cui si svolge la corrida; può iniziare alle 17h a marzo e alle 19h ad agosto, comunque rispettando quasi sempre quest’intervallo orario.
- I prezzi variano molto, dai 15-20€ ai 300€, in funzione del posto scelto nella tribuna (più economici i posti al sole), e in base al giorno scelto, i più costosi ci sono durante la Feria de Abril (una delle feste più importanti di Siviglia)





Real Alcazar
“Mai inchinati, mai piegati, mai spezzati” questo il motto di casa Martell, abitanti di Dorne in Games of Thrones, ma di Siviglia se il set diventasse realtà. È proprio nel Real Alcazar che le scene delle serie tv sono girate, e entrando delle sale e nei giardini per chi ha amato la serie tv e quella casata nel particolare ogni scena del film torna agli occhi. Ma l’Alcazar di Siviglia non è solo questo, è stato si scelto come set per diversi film, ma si tratta anche di uno dei Palazzi in uso più antichi del mondo. Splendidamente conservato è palazzo che ha vissuto distinte tappe nel tempo, dalla fine del secolo XI ai giorni nostri, e che ha contemplato, dalle sue mura, l’influenza delle differenti culture che hanno permeato Siviglia. È un esempio perfetto di architettura mudejar. Assieme alla Cattedrale e all’Archivio delle Indie è stato dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1987. Il palazzo è in realtà un complesso monumentale che comprende edifici per una superficie totale di 17.000 metri quadri e un giardino di 7 ettari; si è sviluppato dall’11° al 16° secolo diventando negli anni una vera e propria cittadella fortificata.






Al suo interno è possibile vedere diversi luoghi, i principali sono :
- La Puerta del Leon è la porta d’ingresso al palazzo, ricavata dalle mura arabe di Siviglia risalenti al dodicesimo secolo. Prende il suo nome dal mosaico posizionato subito sopra l’arco risalente al 19° secolo, che ritrae un leone che tiene una croce tra i suoi artigli. (Ospita anche la biglietteria)
- Il Patio del Yeso è un cortile a pianta quadrangolare con una piscina al centro. Sul lato ovest si trovano i resti del vecchio arco d’accesso alla Sala della Giustizia, una zona dove si riuniva il consiglio cittadino ai tempi della denominazione moresca.
- Il “cortile delle vergini” ha acquisito questo particolare nome per via della leggenda secondo cui i mori chiedevano 100 vergini ogni anno come tributo ai regni cristiani della penisola iberica. E’ uno degli elementi più belli dell’Alcazar di Siviglia, adornato di archi in stile islamico e con una grande fontana al centro disposta in modo longitudinale. E’ circondato da portici, mentre il piano superiore risale al 1540, ed è costruito in stile rinascimentale italiano.
- La “casa del commercio” venne costruita all’inizio del 1500 dai re cattolici per regolare i commerci col nuovo mondo, dopo la scoperta dell’America. E’ un insieme di edifici amministrativi mentre all’interno della cappella che si trova qui sono stati dipinti affreschi e quadri che celebrano i viaggi dei grandi navigatori di quelle epoche. Ciò che oggi è sopravvissuto della Casa de Contratacion è soltanto una parte dell’originale, la quale includeva diversi edifici tra cui le stanze degli Ammiragli e diversi magazzini e depositi. - Sul lato sud dell’Alcazar si trova il Palazzo Mudejar, voluto fortemente da Pietro di Castiglia attorno alla metà del 1300 per essere un’ala privata, ma senza perdere il suo senso di rappresentanza: venne infatti usato per varie riunioni di corte. La sua facciata è forse l’immagine più caratteristica dell’intero Alcazar, ispirata alla tradizione islamica ma anche ai principi cristiani, ed è sovrastata da un legno riccamente decorato. - La sala degli arazzi venne ricostruita da zero dopo il terremoto del 1755, che ebbe epicentro a Lisbona, per ordine di Carlo III. Ha una pianta rettangolare con soffitti a volta decorati con motivi barocchi. Prende il suo nome perchè ai tempi di Carlo V, imperatore del Sacro Romano Impero, fu decorata con una serie di arazzi che rappresentavano la conquista della Tunisia del 1535, realizzati a partire dal 1546. Ma nel 18° secolo gli arazzi si erano così danneggiati che nel 1740 Filippo V commissionò alcune copie, presenti in questa sala fino al 1929. Gli originali, di proprietà del Patrimonio Nacional spagnolo, vennero restaurati nel 2000 e sono oggi parte della collezione del palazzo reale di Madrid. - I giardini dell’Alcazar risalgono a oltre 1000 anni fa. Rappresentano circa il 75% della superficie totale del complesso, e portano con sè non soltanto un ricco bagaglio storico, ma sono anche un elemento naturale importante per l’intera città, in quanto rappresentano poco meno della metà dell’intero verde del centro storico di Siviglia. Originariamente fornivano cibo per i residenti del palazzo, oltre ad avere la funzione estetica di portare piacere a chi li visitasse. L’acqua era ed è ancora oggi un elemento fondamentale per i giardini, sia in forma di canali d’irrigazione, che in forma di laghetti e piscine. I giardini ospitano oltre 20 mila piante che appartengono a circa 200 specie, alcune originarie delle Americhe. Ciò fa sì che essi siano un’infrastruttura unica per la regolazione della biodiversità, del clima e dell’atmosfera della città. Dalla Galleria della Loggia si ha una splendida vista dall’alto dei giardini. Magicamente abitati da splendidi pavoni. - Dal primo quadro di giardini si accede anche ai Bagni di Donna María de Padilla" sono camere di raccolta di acqua piovana situate sotto il Patio del Crucero. Queste vasche presero il nome da María de Padilla, moglie di Pietro il Crudele. Si racconta che Pietro I si innamorò di María e che ne uccise il marito. María resistette alle sue avances e si gettò in faccia dell'olio bollente per sfigurarsi e bloccare i propositi di Pietro. In seguito divenne suora e si trasferì in un convento. Nel tempo sono stati anche luoghi di incontri fra amanti che abitavano il castello.Murato tra edifici che sono l’impronta e il presente dei suoi miti, della sua storia e delle sue leggende, visitare l’Alcázar significa entrare in questa Siviglia così reale e magica. Un ambiente meraviglioso che concentra più di mille anni di storia di Siviglia. Godere l’arte e la mescolanza di culture, passeggiare nei suoi splendidi giardini, è un luogo che non lascia indifferenti, ti trasporta in un epoca passata, lontana dal caos della città, con solo il canto degli uccelli interrotto dal paupulo dei pavoni, al tempo dei re Mori fra intrighi feste e tradimenti, passando da una sala, ad un cortile ai giardini è facile dimenticarsi della realtà!Noi per non perderlo abbiamo acquistato i biglietti ancor prima di partire, ma in ogni caso è preferibile farli prima per non rischiare di non trovare posto. Il biglietto ha un costo di 14€, 7€ con la carta europea dei giovani (molto usata in Spagna a differenza dell’Italia), c’è la possibilità di usufruire di diverse riduzioni, e tutti i lunedì pomeriggio l’ingresso è gratuito ma conviene comunque prenotare il posto.







Las Plazas
Fra i luoghi ricchi di fascino di Siviglia non ci sono solo quartieri storici innervati di strette stradine, distinti palazzi signorili con la tipica architettura andalusa, scuole di flamenco, antiche chiese e ristoranti tipici. Le piazze indubbiamente rappresentano l’anima della città essendo luoghi di incontro caratteristici, ciascuna con le sue peculiarità e segreti. Basti pensare all’enorme e scenografica Plaza de España, a Plaza de América con i suoi musei o a Plaza la Encarnación che ospita il Metropol Parasol.
Plaza del Cabildo
Tra queste, seppur poco conosciuta, spicca – per bellezza architettonica e forma particolare – la Plaza del Cabildo, che più che una piazza è un piccolo patio. Parliamo di un’autentica chicca nascosta che sfugge alla maggior parte dei turisti… e che forse è ignota anche a qualche sivigliano.
Plaza del Cabildo è una piccola e raccolta piazzetta localizzata nel centro del quartiere El Arenal di Siviglia. Pur essendo centrale e a due minuti (netti!) a piedi dalla Cattedrale e dal Real Alcazar, questo incantevole monumento non è così semplice da incontrare sulla propria strada. Forse è proprio questa sua ‘timidezza’ a rendere la piazza ancora più preziosa e sconosciuta al grande turismo di massa. è raggiungibile solo a piedi da tre diversi ingressi: da Avenida de la Constitución, da Calle Almirantazgo e da Calle Arfe. Il modo più comune per raggiungerla è quello di entrare in quella che, a un primo sguardo, può sembrare l’ennesima galleria commerciale su Avenida de la Constitución.





Questo ingresso è al civico 24, praticamente davanti alla Puerta de la Asunción della Cattedrale. Lo troverete in corrispondenza di un cancello, che di notte viene chiuso (e infatti Plaza del Cabildo non è accessibile nelle ore notturne, nemmeno dalle altre due strade). Il nome della piazza deriva dal fatto che sorge dove un tempo c’era l’antico Colegio de San Miguel, appartenente al Cabildo (Capitolo) della Cattedrale. Plaza del Cabildo è un’opera dell’architetto Joaquín Barquín y Barón caratterizzata da un edificio semicircolare di tre piani con un portico finemente affrescato e begli archi sorretti da colonne di marmo. Gli affreschi rappresentanti trame floreali si trovano al primo e al terzo livello, e sono opera del pittore José Palomar, nato proprio a Siviglia nel secolo scorso e amante della sua città. Il secondo piano del monumento è ingentilito da un terrazzo fiorito, come da tradizione andalusa.In fondo alla piazza, a spezzare la trama geometrica del pavimento a scacchi, si può ammirare una fontana circolare che, zampillando acqua fresca come spesso accade nei patios andalusi, conferisce alla piazzetta un ulteriore tocco di grazia. Sempre sul lato opposto rispetto al porticato, proprio dietro alla fontana, un po’ nascosta dalla vegetazione, si può osservare una sezione delle antiche mura merlate della Siviglia di epoca almohade (risalenti al 1184). L’atmosfera sospesa e senza tempo di Plaza del Cabildo colpisce proprio perché in contrasto con il vivace caos urbano che si trova appena si esce dalla piazza.
Patio de Banderas
Il Patio de Las Banderas, che nonostante il nome, di “patio” ha ben poco: è una delle piazze più belle e rilevanti di Siviglia. È una sorta di spazio intermedio concepito come pubblico, di libero d’uso per la cittadinanza, ma anche una soglia e un “filtro” per così dire tra lo spazio della città e i quartieri invece riservati alla nobiltà (real Alcazar). La piazza ha una estensione di circa 1500 metri quadrati, e da accesso all’antica “juderia”, oggi Barrio de Santa Cruz, e alla Plaza del Triunfo, che collega i Reales Alcazares con la Cattedrale gotica. Il nome deriva dal fatto che tale piazza veniva usata per le celebrazioni pubbliche e le cerimonie, soprattutto in occasione di visite di governanti e autorità regali straniere. Una piazza singolare come utilizzo e come storia. Un tempo via di accesso per la struttura dei Real Alcazares, oggi è una via quasi obbligata per chi visita il Barrio Santa Cruz o la scenografica Plaza del Triunfo. E’ opinione comune tra i Sevillanos che dall’interno della piazza si goda la migliore vista sulla celeberrima torre della Giralda, monumento simbolo della città. Proprio alle spalle del Patio De Banderas troviamo il balcone di Rosina, proprio il balconcno del Barbere di Siviglia.




Plaza del Triunfo
Domina la centralissima piazza l’imponente mole dell’abside della Catedral de Santa Maria, assieme ai palazzi monumentali dei Real Alcazar e dell’edificio coloniale dell’Archivio delle Indie. La particolarità è che la cattedrale non dà sulla piazza con una slanciata facciata, ma con l’abside, cioè con la parte posteriore, e con le contrafforti laterali. Questo ha permesso che la piazza non divenisse una semplice quinta scenografica per un monumento immenso, ma che mantenesse la vitalità tipica di una piazza cittadina. Una piazza della Cattedrale così vivace ed allegra forse la si può ritrovare solo a Siviglia!




Quartieri
Il centro storico di Siviglia oggi è diviso principalmente in due macro-zone principali: sono “el casco antiguo” (il centro storico di Siviglia) ed il quartiere di Triana, il quartiere che si trova dall’altra parte del fiume. Il resto dei quartieri al di fuori di queste due zone sono quartieri costruiti nel 1900, una menzione speciale va fatta alla zona del parco di María Luisa, dove venne celebrata l’Expo ibero-americana del 1929 e dove potrete vedere l’imperdibile Piazza di Spagna Siviglia.
All’interno del “casco antiguo” (centro storico) si trovano moltissimi quartieri, che, come accade spesso, prendono il nome dalla parrocchia o dal convento più importante edificato in zona.
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- Zona centro : È la zona più transitata, celebre e famosa di Siviglia dove si trovano, la Cattedrale e la Giralda, l’Alcázar (il palazzo reale), l’Archivio delle Indie, l’Avenida de la Constitución ed El Ayuntamiento
- El Arenal : È il quartiere che si trova tra l’Avenida de la Constitución e le sponde del fiume Guadalquivir. Celebre per la Plaza de Toros chiamata comunemente la Maestranza e la Torre dell’Oro .
- El barrio de Santa Cruz : È un guazzabuglio di vie molto strette e tortuose; fu parte dell’antico ghetto ebraico sefardita della città Siviglia del 1300. Uno dei luoghi d’interesse obbligatori da visitare. È anche il quartiere più turistico di Siviglia, a buona ragione. Le sue stradine strette e labirintiche (che offrono sollievo durante i mesi più calorosi) e ben conservate lo rendono un quartiere magico ed unico, meritevole sia di giorno che di sera. Calle Reinoso è la via più stretta di tutta la città. Offre moltissimi angoli incantevoli, piazzette paesaggistiche ed edifici storici impressionanti, come la chiesa di Santa Maria la Blanca il balcone di Rosina o l’Hospital de los Venerables.
- Encarnación-Regin : È la zona di Siviglia dove è stato costruito il monumento di legno più grande del mondo, El Metropol-parasol, però a Siviglia tutti lo chiamano Las Setas (che vuol dire “i funghi”) e dove si trova il palazzo aristocratico delle Dueñas.
- Alfalfa : Rappresenta probabilmente la zona più antica di Siviglia, dove venne eretto il foro romano e dove si incorciavano il cardo ed il decumano. È la zona dove si trova il secondo luogo di culto cristiano più grande di Siviglia, la chiesa del Divino Salvador (visitabile con lo stesso biglietto della cattedrale) e la piazza dell’Alfalfa.
- San Gil – Macarena : Quartiere dove si trova la Basilica minore della Madonna Macarena (a Siviglia esistono due basiliche minori), le mura antiche della città e l’arco della Macarena. Sicuramente un quartiere molto importante per la città. Vicinissima si trova anche Alemeda de Hércules, dove è sorta la movida alternativa di Siviglia, quartiere bohème, gremito di locali e ristoranti più all’avanguardia della città, lontano dalle tradizioni cittadine.
Oltre al Casco antiguo, troviamo il celeberrimo quartiere di Triana, dove noi alloggiavamo.
- Triana : È l’anima di Siviglia, per moltissimi anni è stato il quartiere dei ceramisti, degli artisti di Flamenco, dei gitani e dei toreri: oggi rappresenta un quartiere tipico e turistico di Siviglia ancora ben conservato. La chiesa di Santa Ana, la cappella dei marinai ed il mercato di Triana sono le attrazioni principali. Umile, semplice e autentico. Situato nei pressi del fiume Guadalquivir e collegato al resto della città mediante il famigerato Ponte di Triana, Triana è un quartiere ricco di fascino, colore e tradizione. Il vero fascino di Triana si può cogliere soltanto passeggiando fra le viuzze del quartiere ed immergendosi nella meravigliosa atmosfera che pervade ogni angolo. Fra gli imperdibili del quartiere c’è sicuramente Calle Betis: situata sulle sponde del Guadalquivir e caratterizzata da meravigliose casette colorate, Calle Betis è una delle strade più emblematiche di Siviglia.
Siviglia in generale è una città molto sicura, tranquilla e con un senso civico molto esteso tra i suoi cittadini. Tuttavia esistono dei quartieri molto lontani dal centro che presentano le problematiche tipiche di una grossa città.





