
TOLEDO
Viajar es vivir
Ecco una mini guida con i punti principali della città, creata con i miei appunti di viaggio.
Toledo, la vecchia Capitale spagnola. Conosciuta come La Città delle Tre Culture, sorge su un promontorio naturale ed è un borgo incantevole. Seppur piccola, essa racchiude in sé tesori unici che meritano di esser visti e ammirati.
Il suo tratto caratteristico è l’abbondanza di splendidi edifici di culto delle tre principali religioni, risultato della convivenza pacifica delle comunità cristiana, araba ed ebraica. Le origini di Toledo sono però di gran lunga più antiche e passeggiando per la città ci si può imbattere in tracce del suo passato romano e visigoto. Facilmente raggiungibile da Madrid in auto o con i mezzi pubblici, Toledo è la meta ideale per un’indimenticabile gita in giornata da capitale a ex capitale. Splendido è l’infinito tramonto che si può ammirare sulla città! Il centro di Toledo è un museo a cielo aperto, tante sono le attrazioni storiche e culturali da visitare. Lungo le mura fortificate di Toledo si aprono numerose porte, alcune riccamente decorate.
Toledo dista circa 80 km da Madrid e con un’auto si raggiunge facilmente tramite l’autostrada, ma le due città sono collegate benissimo con i mezzi pubblici, sia con i treni dalla stazione di Atocha che con gli autobus che partono molto di frequente dalla stazione di Plaza Eliptica.



Catedral de Toledo. Santa Iglesia Catedral Primada
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La Santa Iglesias Catedral, comincia a costruirsi nell’anno 1227, sotto il mandato dell’Arcivescovo Don Rodrigo Jimenéz de Rada, sopra le fondamenta dalla Cattedrale Visigota del VI secolo, che fu utilizzata come moschea.
La costruzione è di stile gotico con una chiara influenza francese. Misura 120 m di lunghezza per 60 m di larghezza. E’ composta da 5 navate, sorretta da 88 colonne e 72 volte. Le navate laterali raggiungono il retro della Cappella Maggiore cingendo il presbiterio e creando un deambulatorio con un doppio corridoio semicircolare. Il suo primo architetto è il Maestro Martín, di origine francese, al quale si devono la forma della pianta e l’avvio dei lavori nella zona absidale. Nel XV secolo, viene eretta la Cappella di San Pietro, accanto all’entrata del chiostro, e successivamente si costruisce, nella zona absidale, la Cappella di Santiago. Verso la fine del secolo, nel 1493, sotto l’Arcivescovo Pedro González de Mendoza, consigliere di Isabella la Cattolica, si completa l’ultima volta che sancisce la conclusione di questa grande costruzione. Nel XVI secolo viene costruito il retablo, la parte alta del coro e le grate. Nella prima metà del secolo vengono terminate tutte le vetrate e si operano diverse modifiche alla pianta.
Si trova nella Plaza del Ayuntamiento, dove si trovano il Municipio e il Palazzo Arcivescovile, e con le sue due torri campanarie controlla maestosamente tutti dall’alto. Ad accogliere visitatori e turisti, nella facciata esterna, sono i tre grandi portali. Oltre alle tre porte centrali, ve ne sono ben otto laterali. Le torri campanarie sono due: una, quella a sinistra, è alta 90 metri e contiene la “campana gorda”; l’altra, a destra, è rimasta incompiuta ed è sormontata da una cupola barocca.
Considerata il capolavoro dello stile gotico in Spagna, in passato fu un importante punto di riferimento ecclesiastico e, dopo quella di Burgos, è la seconda cattedrale gotica più grande del Paese.
La Cattedrale di Toledo è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 18.30, mentre nei festivi e nelle domeniche dalle 14 alle 18.30. Il costo per l’ingresso è di 11 euro.




Catedral de Toledo _ El Transparente
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Dietro il retablo del coro si trova El Transparente, un’opera scultorea in marmo e alabastro, bellissima da ammirare in quanto è posizionata sotto un oculo da cui penetra una luce soffusa.
Considerata a suo tempo come l’opera apice del barocco spagnolo, è situata alle spalle dell’Altare Maggiore con un retablo di marmi spagnoli e genovesi e rappresenta l’Apoteosi del Santissimo Sacramento dell’Eucarestia.
Al centro del retablo un oculo ovale circondato dagli Arcangeli illumina il Tabernacolo, la luce entra grazie all’apertura fatta nella volta dell’abside, dove è rappresentata la Gloria con tutti i santi principali.
Questa grandiosa opera fu realizzata da Narciso Tomé nel 1732.
Il retablo è formato, nella parte inferiore da una scultura della Vergine con Bambino e dai rilievi di Davide e Achimelec e l’incontro di Abigaille con Davide, dove si trova la firma dell’autore.
Nella parte superiore si trovano le sculture di Santa Leocadia e Santa Casilda e sopra di loro l’Ultima Cena, più in alto, San Eugenio e San Ildefonso e finalmente, poste a coronare il retablo, le tre virtù teologiche che erano state scolpite precedentemente nel 1677.
Questa è sicuramente una parte della cattedrale che lascia senza fiato, che piano piano ti spinge ad alzare gli occhi sempre più su, a girare a tutto tondo per osservarla tutta, un’opera che ha il sapore della magnificenza!




Catedral de Toledo _ Coro
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La parte più antica è quella del coro, di stile mudejar. Si tratta della Capilla Mayor, chiusa da una reja (cancellata) cinquecentesca, al cui interno sono custodite numerose opere d’arte tra cui i rilievi che illustrano la conquista di Granata, episodi biblici e la statua in pietra Virgen Blanca (Vergine Bianca), con il suo amorevole sguardo.
Si trova di fronte all’Altare Maggiore, ed è il più grandioso di tutte le cattedrali europee, realizzato per ospitare il Clero cattedralizio. E’ composto dagli stalli superiori, realizzati dal seggio e nel suo lato destro da Alonso Berruguete, e nel suo lato sinistro da Felipe Bigarny. Gli stalli inferiori, nei quali sono rappresentati gli episodi della conquista di Granata, furono invece opera di Rodrigo Alemán.
Da entrambi i lati, due grandi leggii del 1570, mentre al centro, il leggio dell’aquila opera tedesca del 1425.
Presiede l’altare maggiore una bella scultura gotica francese del XIV secolo piena della dolcezza e bellezza della Madre, chiamata la Vergine Bianca. Il Coro è circondato da una cancellata realizzata da Domingo de Céspedes tra il 1541 e il 1548.




Catedral de Toledo _ Sala Capitolare
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La Sala capitolare fu creata per iniziativa del Cardinale Cisneros, è formata da due ambienti, un’antisala e la sala principale, e sostituisce la sala già esistente che si trovava nella Cappella Mozarabica.
L’antisala capitolare fu eretta tra il 1504 e il 1512 con un portale scolpito da Diego Copin d’Olanda. Gli interni sono in stile “Cisneros”, una combinazione di gotico fiammeggiante e tardo mudejar. Di forma rettangolare, le pareti laterali sono nascoste da armadi utilizzati per archiviare gli atti capitolari. Gli affreschi del fregio, con decorazioni vegetali, furono realizzati da Luis Medina, secondo il progetto di Juan di Borgogna nel 1511. Il portale d’ingresso alla sala capitolare è realizzata con gessi moreschi o mudejar.
Entrando nella sala capitolare spicca il cassettone dorato e policrome. La parte superiore delle pareti è decorata con pitture rappresentanti scene della vita della Vergine e della Passione di Cristo, separate da colonne trompe‑l'œil, dipinte da Juan di Borgogna. In basso a queste, la serie dei ritratti degli arcivescovi toledani. La fila superiore, fino a Cisneros, dipinti dallo stesso Juan di Borgogna. Quelli della fila inferiore furono realizzati da differenti pittori a seconda dell’epoca. La sedia Arcivescovile è opera di Diego Copin d’Olanda realizzata nel 1509.



Catedral de Toledo _ Sagrestia
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Nella Sagrestia (a sinistra del deambulatorio) ci sono affreschi importanti e dipinti di grandi artisti, tra cui El Greco, Goya, Raffaello, Tiziano, Luca Giordano e Bassano el Mozo. La sala, a forma rettangolare, è ornata dagli affreschi di Vincenzo Carducci. A ovest di apre l’Ochavo, un’altra sala ottagonale con una bellissima cupola affrescata.
La Sagrestia fu costruita alla fine del secolo XIV dall’architetto Vergara el Mozo. Nella sua volta un grandioso affresco di Luca Giordano, che rappresenta la Discesa della Vergine nell’imposizione della casula di San Ildefonso e nella quale si può osservare l’autoritratto dell’autore nell’ultima finestra del lato sinistro. Sul fondo, spicca il quadro chiamato La spoliazione di Cristo di El Greco, che lo dipinse in loco nel 1587 per incarico del Cabildo; è incorniciato in un retablo di marmo e bronzo realizzato nel 1798, che sostituì quello realizzato dallo stesso autore.
La sala è un autentica pinacoteca con quadri dei più importanti autori come: El Greco, Caravaggio, Tiziano, Van Dick, Orrente, Tristán, Goya, Morales, José Ramos. In una delle pareti laterali, si trova il sepolcro di alabastro romano del Cardinale Don Luigi Antonio di Borbone, opera di Salvatierra del 1824. Accanto alla Sagrestia troviamo quella che viene chiamata sagrestia arcivescovile con opere, tra gli altri, di maestri come Rivera, Bassano o Bellini, e più avanti, due ambienti completano questa zona con abiti liturgici realizzati a Toledo tra il XV e il XVII secolo.
Entrando nella Sagrestia si ha quasi l’impressione di allontanarsi dalla cattedrale, di uscire dalla chiesa e di entrare in un vero museo!




Catedral de Toledo _ Tesoro
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Nel 1900 grazie al Cardinale Sancha, fu adibita la sala del Tesoro sotto alla torre.
Nelle sue vetrine si trovano alcune tra le principali opere di oreficeria della Cattedrale. Sopra di loro dei dipinti per i cartoni degli arazzi che nel 1750 furono elaborati.
Quello che più risalta del Tesoro è la grandiosa Custodia Processionale, commissionata dal Cardinale Cisneros a Enrique de Arfe nel 1515, che al suo centro accoglie l’Ostensorio. Questa fu impreziosita dal Cardinale Cisneros con l’eredità della Regina Isabella la Cattolica e in base alle credenze fu realizzata con il primo oro che arrivò dall’America.
Misura 2,50 metri di altezza, suddivisa in tre corpi. E’ composta da 5.600 pezzi uniti da 12.500 viti, inoltre contiene 250 statuine di smalto e argento dorato. Il tutto è coronato da una croce di diamanti realizzata nel 1600 e da una pedana d’argento del secolo XVII donata dal Cardinale‑infante Luis Antonio de Borbón.
Tra le opere d’arte di questo Tesoro si possono contemplare anche, la Bibbia di San Luigi della scuola reale francese, che fu regalata nel 1258 ad Alfonso X ed altre opere importanti d’oreficeria che si possono ammirare nelle sue vetrine.




Toledo Viewpoint
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Spettacolare punto per vedere l'intera città di Toledo.
La panoramica che si può osservare del Fiume Tajo e dei monumenti della città è incredibile. Infatti, pitttori come El Greco o Picasso cercarono di ritrarne la sua bellezza.
Affacciarsi dalla balconata al tramonto, con il cielo che si dipinge di colori stupendi e il monumento a Federico Bahamontes ex ciclista originario di Toledo, creano la cornice perfetta per godersi il panorama della città.
I suoi tetti rossi, le campane dei campanili che risuonano ritmate e lo scorrere del fiume sono l’immagine perfetta per concludere la giornata.



Alcázar de Toledo
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L’impressionante edificio che domina dall’alto la città di Toledo è l’Alcázar, fortezza a tratti suggestiva a tratti inquietante. Costruita nel X secolo da Abd ar‑Rahman III, fu presto modificata dai cristiani, trasformata in una residenza reale per Carlo I e infine usata come sede di un’accademia militare. Seriamente danneggiata durante la guerra civile spagnola, fu successivamente ricostruita. Attualmente è sede di un enorme museo, con una sezione militare e una dedicata alla storia della Spagna, e una biblioteca pubblica. Val la pena arrivare fin quassù per ammirare il grande cortile centrale, la scala imperiale e il belvedere da cui si può godere di una splendida vista panoramica sul fiume Tajo e i dintorni della città.




Plaza de Zocodover
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Plaza de Zocodover è stata il punto focale della vita sociale di Toledo fin dal Medioevo. Una parte di essa è stata progettata da Juan de Herrera.
In passato era il luogo dell'esecuzione pubblica dei prigionieri.
È sicuramente il punto di partenza per la visita della città.
La Piazza di Zocodover è il cuore di Toledo. Punto di incontro tra viaggiaori e gente del luogo, è stata un antico mercato arabo. Attualmente nei suoi portici ospita degli uffici di informazione turistica e alcuni dei locali più esclusivi della città, è un posto perfetto per prendere la prima birra, per ammirare il tramonto che si rispecchia nei suoi palazzi seduti sulla particolare panchinette, come punto di incontro o semplicemente per osservare la vita della gente di Toledo. Sebbene non sia di particolare interesse artistico, in questa piazza ribolle la vita, negozietti di souvenir e pub formano una combo perfetta per entrare nel mood del calore spagnolo.




Arco de la Sangre
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L’Arco de Sangre, è un’apertura a forma di ferro di cavallo che oggi collega la piazza Zocodover alle vie del centro mentre in origine costituiva l’unica apertura nelle vecchie mura che collegavano l’Alcazar al resto della città. Il nome dell’arco ricorda le sanguinose esecuzioni che venivano eseguite nella piazza, infatti in epoca cristiana, qui fu fatta erigere una cappella (si trova sopra l'arco) che era la sede della confraternita del Preziosissimo Sangue di Cristo, che assisteva i condannati a morte, che spesso erano giustiziati proprio sulla piazza de Zocodover: la presenza del crocifisso del Cristo del Sangue.
Durante la guerra civile la plaza de Zocodover fu completamente distrutta, ma l'arco a ferro di cavallo che caratterizza la parte esterna della porta è invece rimasto intatto, rappresentando oggi l'unico elemento di origine araba rimasto nella zona della piazza.
Ai piedi della scaletta vi è la statua di Miguel de Cervantes, scrittore, romanziere, poeta, drammaturgo e militare spagnolo. È universalmente noto per essere l'autore del romanzo Don Chisciotte della Mancia, uno dei capolavori della letteratura mondiale di ogni tempo.


