Fondata dai Romani sul fiume Rodano, Arles conserva intatto tutto il fascino e i colori di un tempo perduto. La storia di Arles, è intrecciata con quella del pittore Vincent Van Gogh che qui trascorse alcuni anni della sua vita.
Girovagando per il centro si possono scorgere antiche case, stradine strette, piazzette affollate e monumenti di pietra bianca.
Il passaggio dei romani è ancora ben visibile, l’Arena, le Terme di Costantino, la Cattedrale o il Teatro ne sono la prova. La perfetta conservazione dei monumenti romani le sono valse l’appellativo di “Piccola Roma”. Ma forse il percorso più interessante è quello per i luoghi di Van Gogh. Non si può che iniziare con la Casa Gialla, fu proprio qui che il pittore viveva dividendo l’affitto con l’amico Paul Gauguin. Per poi passare dal Cafe la Nuit, il tormentato pittore olandese amava molto questo cafe dai colori accesi che si affaccia su Place du Forum. Fu proprio ai tavolini di questo bar che Van Gogh litigò con Gauguin, tirandogli un bicchiere. Qui sedeva spesso, osservando la vita attorno a sé e traendo ispirazione. Infatti immortalò l’esterno di questo caffè nel quadro Terrazza del caffè all’aperto, e il suo interno dell’epoca, desolato e solitario, in un altro quadro, Caffè di notte. Il Ponte di Trinquetaille sul lungo Rodano è dipinto da Van Gogh in uno dei suoi quadri più suggestivi, Notte stellata sul Rodano. Ma senza dubbio uno dei posti più suggestivi è quello che un tempo si chiamava Hôtel-Dieu ed era l’ospedale principale di Arles, dove Van Gogh venne ricoverato dopo il taglio dell’orecchio. Durante la sua degenza, il pittore non smise mai la sua produzione pittorica e immortalò i giardini interni della struttura ne Il cortile dell’ospedale di Arles.
Oggi Arles, conserva la memoria di questi due periodi che, seppur cosi distanti fra loro, si fondano su un sentimento comune: l’amore per questi luoghi.