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TORINO

Jean‑Jacques Rousseau, descrisse il panorama di Torino dalla collina di Superga come «...il più bello spettacolo che possa colpire l'occhio umano»

Torino è il capoluogo della regione Piemonte. È situata ai piedi delle Alpi ed è attraversata dai fiumi Po e Dora Riparia.
Torino, è stata la prima capitale d’Italia, ricca di storia e cultura. Ha ospitato i regnanti di casa Savoia ed è abbellita da alcune delle loro residenze oltre che da bei palazzi in stile barocco, tante chiese, lunghi viali alberati, giardini e parchi, architetture liberty ed eleganti portici.
Nell’ultimo decennio il capoluogo piemontese si è trasformato da grigio polo industriale a vivace città d’arte.
Cuore di un'area metropolitana, Torino è il terzo complesso economico‑produttivo del Paese e costituisce uno dei maggiori poli universitari, artistici, turistici, scientifici e culturali d'Italia. Nel suo territorio sono inoltre presenti aree ed edifici inclusi in due beni protetti dall'UNESCO: alcuni palazzi e zone facenti parte del circuito di residenze sabaude in Piemonte e l'area delle colline del Po.

Visitare il centro di Torino vuol dire scoprire bellissime piazze, eleganti palazzi barocchi e percorrere le vie dello shopping. La città è famosa per i suoi 18km di portici, dove un tempo i reali italiani passeggiavano protetti dal freddo e dal sole e dove ora si possono trovare botteghe d’antiquariato, caffè storici o i negozi delle grandi firme del Made in Italy.
È una città ricca di siti culturali aperti al pubblico, fra castelli, regge e musei se ne contano una 40ina, c’è un vero imbarazzo della scelta!

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Mole Antonelliana

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La Mole Antonelliana è un edificio monumentale di Torino, situato nel centro storico, simbolo della città e uno dei simboli d'Italia, si trova infatti raffigurata sulla moneta da 2 centesimi. Il nome deriva dal fatto che, in passato, fu la costruzione in muratura più alta del mondo, mentre il suo aggettivo deriva dall'architetto che la concepì, Alessandro Antonelli. Per anni fu l'edificio più alto di Torino, ma oggi, dopo la costruzione di altre due moderne torri, resta l'edificio più alto del solo profilo centrale urbano della città. Dall'anno 2000 al suo interno ha sede il Museo nazionale del cinema.
La Mole Antonelliana con i suoi 167 metri di altezza si aggiudica il primato come museo più alto del mondo.
Al suo interno si trova uno spettacolare ascensore che entrò in funzione nel 2000, dotato di pareti laterali totalmente trasparenti, in cristallo di sicurezza. La corsa della cabina si compie in circa 1 minuto e si arriva al primo livello terrazzato, a 85 metri, il famoso Tempietto, questo è il punto più altro in cui si può arrivare, si può percorre il ballatoio e godere della vista su tutta la città circondata dalle splendide Alpi.

Al primo piano si trova il Museo nazionale del cinema, che ad oggi ospita reperti quali macchine ottiche pre‑cinematografiche, lanterne magiche e pezzi provenienti dai set cinematografici dei primi film, italiani e stranieri, in un allestimento alquanto suggestivo.

Il Museo e la terrazza panoramica hanno due biglietti differenti, 11€ per il museo e 8€ per la terrazza. Ma si possono acquistare anche in un unico biglietto a 15€.
L’ingresso è quasi sempre preceduto da lunghe file, quindi specie nel fine settimana o nei giorni festivi è preferibile prenotare!

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Piazza San Carlo

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Considerata una delle piazze più storiche del capoluogo piemontese, tanto da esserne definita “il salotto”, si estende per quasi 12.800 metri quadrati, è anche la pizza più grande di tutta la città. Piazza San Carlo è sempre stata palcoscenico di eventi culturali e storici di grande importanza fra cui concerti, dirette televisive e manifestazioni di ogni genere sino a festeggiamenti sportivi e comizi elettorali. Fu però anche protagonista di un episodio cruento della storia della città quando nel Settembre 1864 i cittadini decisero di manifestare proprio in Piazza San Carlo per protestare contro la decisione del ministro Minghetti di spostare la capitale del Regno d’Italia da Torino a Firenze. Stando a quanto riportato, la repressione della protesta fu alquanto eccessiva tanto da causare la morte di 184 persone.
Dagli inizia del 2000 la piazza è stata resa totalmente pedonale, a
renderla ancora più suggestiva, il pavè di porfido che è andato ad affiancare la bella illuminazione con lampioni in stile impero.

Vi si affacciano dimore importanti come come il Palazzo dove si trasferì Vittorio Alfieri o Palazzo Turinetti di Pertengo ma non mancano nemmeno prestigiosi edifici sacri ad iniziare dalle chiese barocche gemelle di San Carlo e Santa Cristina: la prima costruita nel 1619 con facciata esterna rimaneggiata dall’architetto lombardo Caronesi nel 1836, la seconda progettata dal Castellamonte nel 1639 e con facciata ridisegnata interamente dallo Juvarra nel 1715. Entrambe sul lato sud della piazza, conferiscono al cuore della città un tocco di religiosità. Non meno importanti i numerosi caffè storici, e la tradizione secondo cui sfiorare con i piedi, l’effigie del toro in bronzo incastonato nel marciapiede di fronte all’ingresso del Caffè Torino porterebbe fortuna.

In Piazza San Carlo, esattamente al centro, si eleva imponente il Caval ed Bronz, il monumento equestre in onore di Emanuele Filiberto.

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Piazza Castello

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Il centro storico del capoluogo piemontese ha il suo fulcro in Piazza Castello, circondata da palazzi a portico e costellata di alcuni dei più importanti monumenti della città fra cui Palazzo Reale e Palazzo Madama, il Teatro Regio, l’Armeria e la Biblioteca Reale, dove sono esposte opere del da Vinci, il Palazzo della Giunta Regionale e della Prefettura.
La sua storia ha inizio già nella metà del Trecento quando i principi di Savoia‑Acaia fecero demolire non solo gli isolati limitrofi al castello ma anche le mura difensive della città realizzando un’area da utilizzarsi per lo svolgimento di eventi che richiamavano nobili e reali da ogni angolo d’Europa. Percorsa da linee di tram e automobili sin dagli inizi del Novecento, a partire dal 2000 Piazza Castello è tornata ad essere pedonale grazie ad un importante progetto di riqualificazione.

Sono 4 le grandi direttrici che partono da Piazza Castello: Via Garibaldi, Via Po, Via Roma e Via Pietro Micca. Via Garibaldi collega Piazza Castello a Piazza Statuto. Intitolata al condottiero dei Mille dopo l’Unità d’Italia, è una delle più antiche strade romane di Torino. Ospita negozi e boutique, ristoranti e bar dove gustare le tipiche specialità piemontesi. A collegare Piazza Castello con Piazza Vittorio Veneto c’è Via Po, sotto i cui portici si trovano negozi, librerie e bancarelle di libri usati e anche la sede dell’Università. Via Roma, invece è un trait d’union fra Piazza Castello e la stazione centrale di Porta Nuova.

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Duomo di Torino

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La cattedrale di San Giovanni Battista è il principale luogo di culto cattolico di Torino, situato nell'omonima piazza.
Edificato alla fine del XV secolo, è l'unico edificio religioso in stile rinascimentale della città. Dal 1578 ospita la Sacra Sindone.
L'area sacra, anticamente, era costituita da ben tre chiese paleocristiane, probabilmente edificate sulla base di edifici pubblici o templi pagani preesistenti. Le tre chiese principali della città vennero abbattute tra il 1490 e il 1492; Il campanile costruito precedentemente, dedicato a Sant'Andrea, non venne invece toccato, e resta ancor oggi visibile a fianco del duomo nei suoi 63 metri di altezza. I lavori del duomo furono terminati nel 1505 e il 21 settembre di quell'anno si ebbe la consacrazione. Nel 700 il duomo venne ampliato con un ambiente circolare sormontato da una cupola, la costruzione della cupola durò 28 anni, ma come risultato si ha un opera elegante e solenne, decorata con marmi che da neri nella parte bassa vanno sempre più a schiarirsi verso la sommità.

Per volere di re Carlo Alberto il duomo venne ulteriormente impreziosito da una copia su tavola dell'Ultima Cena di Leonardo da Vinci.
Dal 1578 per volere di Emanuele Filiberto la sacra Sindone venne portata da Chambéry a Torino. Nel 1694 viene collocata nella nuova Cappella della Sacra Sindone, cappella appositamente costruita, edificata tra il Duomo e il Palazzo reale dall'architetto Guarino Guarini: questa è tuttora la sua sede.

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Torino Porta Nuova

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La stazione di Torino Porta Nuova è la principale stazione ferroviaria della città torinese, la terza in Italia.
Il nome di "Porta Nuova" lo si deve al nome della nuova Porta meridionale del 1620, dovuta al primo ampliamento del centro storico di Torino verso la cosiddetta "Città Nova", ovvero l'espansione urbana voluta soprattutto verso sud da parte di Carlo Emanuele I di Savoia.

È capolinea di molti treni ad alta velocità che si muovono in tutta Italia, quindi molto facile da raggiungere. Inoltre è punto di arrivo di diverse tratte ferroviarie internazionali.

A Torino è presente anche l’aeroporto internazionale di Caselle, collegato con le principali stazioni della città tramite autobus e taxi.

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Lingotto

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Il Lingotto è un comprensorio di edifici situato nel quartiere Nizza Millefonti. Fu uno dei principali stabilimenti di produzione della fabbrica automobilistica FIAT, poi riconvertito a grande centro polifunzionale. Nel 1915 Giovanni Agnelli decise la costruzione del nuovo stabilimento FIAT. I lavori di costruzione durarono prevalentemente dal 1916 fino al 1930. Nell'opera Vers une architecture di Le Corbusier, dove sono esposte le sue teorie sulla nuova architettura, sono riportati alcuni esempi di soluzioni innovative, fra questi anche l’edificio dove viene evidenziata la soluzione dell'autodromo sul tetto del Lingotto. Unica nel suo genere, la pista asfaltata di collaudo della autovetture, costruita direttamente sul tetto della fabbrica fu realizzata già nel periodo 1926‑1927 con la nota forma ad anello e le due curve paraboliche sulle estremità studiate in tal modo da poter essere effettuate velocità fino a 90 km/h, quando al tempo la velocità di punta delle automobili era di 70 km/h. Il parapetto di protezione è alto un metro e mezzo. Al termine della guerra, molte parti delle facciate dell'edificio furono parzialmente danneggiate, ma furono prontamente ricostruite nel periodo 1945‑1947. La produzione di automobili però fu totalmente trasferita nel moderno comprensorio Fiat Mirafiori. Nel 1985, fu incaricato della ristrutturazione l'architetto genovese Renzo Piano. Mentre all'esterno la struttura rimase pressoché inalterata, gli ambienti interni furono modificati, per venire incontro alle nuove esigenze. Ormai simbolo dell'archeologia industriale, nel periodo 1986‑1987, l'edificio centrale della ex fabbrica fu da subito suddiviso, attraverso un lungo processo di ristrutturazione, per soddisfare diverse funzioni: uso commerciale, uso abitativo (albergo), un uso culturale. Nel 1991 divenne ben presto un centro fieristico, Lingotto Fiere. La prima manifestazione fu il Salone dell'automobile. Nel Lingotto è presente un cinema multisala, una sala congressi e un auditorium, e anche una Pinacoteca intitolata a Giovanni e Marella Agnelli, con dipinti di Matisse e Picasso. Il primo piano è dedicato ad un centro commerciale con circa 90 negozi e 14 ristoranti.

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Lungo Po' Di Torino

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Passeggiando sul Lungo Po’ si può facilmente fingere dal Parco del Valentino ai Murazzi, passando da piazza Vittorio.
Sul fiume si affacciano edifici d’epoca di apprezzabile valore architettonico.

Il lungo Po Armando Diaz è il lungofiume più affascinante di Torino, situato proprio a ridosso del corso d'acqua, una balconata elegante affacciata sui Murazzi. Intitolata al condottiero Armando Diaz, la strada collega Piazza Vittorio Veneto al Parco del Valentino, ed è costellata di eleganti edifici ottocenteschi. A sud della strada in un ansa pedonale, si erge il monumento a Giuseppe Garibaldi.

Il Lungo Po Machiavelli è compreso tra i ponti Regina Margherita e Vittorio Emanuele I. Il nuovo ponte Regina, ultimato nel 1972, fu edificato a fianco del vecchio ponte che successivamente venne demolito. L’attuale ponte Vittorio Emanuele I, che collega piazza Vittorio Veneto a piazza Gran Madre di Dio, fu una delle prime opere edificate in Torino dall’amministrazione imperiale di Napoleone.
Le caratteristiche tecniche del monumento ne fecero una costruzione d’avanguardia dal punto di vista architettonico e strutturale.
Una passeggiata al tramonto, con un aperitivo in uno dei tanti locali sul lungofiume sono sicuramente un momento di splendido relax durante il soggiorno Torinese.

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Museo Egizio

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Il Museo Egizio è secondo per importanza e quantità di reperti solo a quello del Cairo.

Nel museo sono presenti più di 37 000 pezzi che coprono il periodo dal paleolitico all'epoca copta. Fra i più importanti ci sono la tomba intatta di Kha e Merit, e il tempio rupestre di Ellesija, salvato dalla formazione del Lago Nasser.
Ha sede nello storico Palazzo dell'Accademia delle Scienze, sede dell'omonima Accademia.
Il Museo egizio viene gestito dalle istituzioni pubbliche locali e godendo dei finanziamenti delle fondazioni bancarie, e di una maggiore autonomia gestionale. Primo presidente della fondazione è stato Alain Elkann.
Il museo è dedicato esclusivamente all'arte e alla civiltà egizia. Al suo interno si possono trovare gruppi statuari, mummie, papiri, arredi funerari e di uso comune e tutto ciò che riguarda l'antico Egitto, compresi animali imbalsamati.
Nel 2013 il museo è stato inserito dal quotidiano britannico The Times nella classifica dei 50 migliori musei del mondo. Dopo lavori di ristrutturazione e ampliamento, il 1º aprile 2015 il museo, con un'estensione di 12000 m²,completamente ristrutturato è stato nuovamente inaugurato con una superficie espositiva più che raddoppiata, una sala mostre, e aree per la didattica. Il museo risulta suddiviso in cinque piani espositivi con percorsi cronologici.
Visitandolo dopo la riapertura e l’ampliamento, la Sala con le statue della dea Sekhmet è sicuramente quella che più mi ha colpito.
Il biglietto di ingresso ha un costo di 17€ e comprende un audio‑guida nelle principali lingue

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Gran Madre 

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Una volta arrivati in Piazza Vittorio Veneto e attraversato il ponte Vittorio Emanuele I vi troverete di fronte la Chiesa della Gran Madre di Dio. In una posizione molto suggestiva, ai piedi della collina torinese sorge questa chiesa di stile neoclassico.

Tra il 1933 e il 1940, la Chiesa della Gran Madre subì alcuni cambiamenti in occasione della sistemazione dell’Ossario dei Caduti della Grande Guerra.
Ai lati della scalinata d’accesso alla Chiesa sono collocate due statue. Sulla destra la statua della Fede, raffigurata con un calice nella mano e a sinistra la statua della Religione. L’interno è a pianta circolare e per la cupola l’architetto Bonsignore si ispirò al Pantheon di Roma. Al suo interno conserve diverse statue di santi e basso rilievi che rappresentano la vita della Vergine.

Secondo alcuni esoterici, la chiesa della Gran Madre è di fondamentale importanza in quanto tra le due statue che rappresentano la Fede e la Religione, sarebbe sepolto il Sacro Graal.

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Monte Dei Cappuccini

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Il Monte dei Cappuccini è una collina di 325 m s.l.m. che sorge nella città di Torino.
Su di esso, si erge il convento e la chiesa tardo‑rinascimentale, manierista, e con interni barocchi di Santa Maria al Monte, affidato ai frati Cappuccini. L'interno della chiesa di Santa Maria al Monte è fortemente arricchito di classiche decorazioni barocche. Sia l'altare maggiore che quelli laterali sono in marmi policromi, tutti progettati da Carlo di Castellamonte.

Certo è che la vista sulla città è di estrema bellezza. Si riescono a scorgere tutti i principali monumenti e piazze incorniciati dalle Alpi che circondano la città.

È molto vicino al centro storico, in prossimità del Ponte Vittorio Emanuele I, che dà accesso a Piazza Vittorio Veneto

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Villa della Regina

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Un gioiello Barocco sulla collina di Torino. Si tratta di una villa settecentesca, scelta come luogo di residenza estiva prima da Anna Maria d'Orleans e poi da Polissena d'Assia, regine di Sardegna,da cui il nome con il quale è conosciuta.

È raggiungibile in pochi minuti con la strada che dalla chiesa della Gran Madre di Dio sale ad Est su per la collina, così come il vicino Monte dei Cappuccini.

Una volta percorso il viale di accesso, si ha di fronte l'antistante piazza‑terrazza ellittica con una doppia scala con fontana centrale, dentro la fontana trova posto una scultura in marmo del dio Nettuno seduto e ai suoi bordi 12 statue di divinità fluviali. Dietro il palazzo si estende un vasto giardino emiciclico scavato nella collina, posto su 3 livelli suddivisi da filari di siepi, un grande giardino all’italiana con nicchie, statue e fontane decora il retro nella villa, delimitato da un grande bosco che si estende sulla collina.
All'interno della residenza si trovano affreschi e quadri posti nel grande salone principale. Nelle sale adiacenti invece ci sono i quattro Gabinetti Cinesi in raffinato legno laccato e dorato. Gran parte degli stucchi, fra i quali le decorazioni dell'anticamera con soffitto verde e della sala di Anna Maria di Orléans, sono opera di Pietro Somazzi.

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Parco del Valentino

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Il parco del Valentino è un famoso parco pubblico di Torino, sito lungo le rive del Po.
Il parco ospita il Borgo Medievale, ma anche molte fontane, e numerose statue sia busti che statue equestri.
Nel XXI secolo tutto il Parco è stato riqualificato soprattutto nell'area floreale posteriore, arricchita di nuove opere artistiche moderne quali, ad esempio, la panchina dei "lampioni innamorati" e i percorsi sensoriali con passeggiate nel giardino roccioso.
Il Borgo Medievale è un museo a cielo aperto, che si snoda lungo una strada popolata da costruzioni medievali piemontesi, per visitare la Rocca invece bisogna prendere il biglietto.
Il parco del Valentino è sicuramente l’angolo verde di Torino maggiormente amato dai turisti.

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Palazzina di caccia di Stupinigi

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Fu eretta nel 1733 su progetto di Filippo Juvarra per i Savoia.

La pianta della palazzina è definita dalla figura dei quattro bracci a croce di Sant'Andrea, intercalati dall'asse centrale che coincide col percorso che da Torino porta alla reggia tramite un bellissimo viale alberato che fiancheggia cascine e scuderie, antiche dipendenze del palazzo. Il nucleo centrale è costituito da un grande salone centrale di pianta ovale da cui partono quattro bracci dove sono situati gli appartamenti reali e quelli per gli ospiti. Il cuore della costruzione è il grande salone ovale a doppia altezza dotato di balconate, che ospita la statua del Cervo di Ladatte. L'interno è in Rococò italiano, costituito da materiali preziosi come lacche, porcellane, stucchi dorati, specchi e radiche.
Dal 1826 la Palazzina di Stupinigi ospitò un giardino zoologico, qui una ménagerie si occupava non solo di nutrire ed allevare animali per il diletto della corte e per il giardino zoologico dei sovrani, ma anche di rifornire la selvaggina necessaria per le cacce che nella tenuta si tenevano ancora regolarmente. I daini nella tenuta di caccia erano circa 2 000. Negli anni il giardino zoologico ospitò un giaguaro, degli sciacalli, lupi, canguri e molti uccelli, ma anche un elefante africano, donato ai sovrani dal governatore di Egitto, L'elefante aveva 53 anni alla sua morte. Le carni dell'animale vennero vendute a caro prezzo, mentre la pelle venne posta nell'attuale Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino

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Reggia di Venaria

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La reggia di Venaria fu progettata dall'architetto Amedeo di Castellamonte. A commissionarla fu il duca Carlo Emanuele II che intendeva farne la base per le battute di caccia nella brughiera collinare torinese.

Il complesso è imponente: accedendo dall'entrata principale si viene accolti nella corte d'onore, nel centro della quale sorgeva una fontana detta del cervo. La parte sinistra del complesso presenta la realizzazione di due torrioni con tetti detti alla "Mansart" ricoperti di Scandole, mattonelle pentagonali multicolori in ceramica, uniti da una Gran Galleria erroneamente indicata a metà del XX secolo, come quella di Diana. Negli interni si trovavano stucchi, statue, dipinti.

I giardini della reggia sono completamente spariti da quando i francesi di Napoleone li trasformarono in piazza d'armi. Solo di recente Venaria Reale vede rinascere la sua ambientazione naturale, grazie ai lavori che stanno interessando la struttura

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Parco naturale della Collina di Superga

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La basilica di Superga, nota anche come Real basilica di Superga, sorge sull'omonimo colle vicino Tosino. Fu fatta costruire dal re Vittorio Amedeo II come ringraziamento alla Vergine Maria, dopo aver sconfitto i francesi. Il progetto fu affidato a Filippo Juvarra nel 1715. La posizione fu studiata bene, la basilica è ben visibile da molti punti, e anche dalla città di Torino, e lei a sua volta gode di uno splendido panorama della città e delle Alpi. La basilica è formata da un pronao, due campanili, un ampio cortile, un chiostro circondato da arcate, ma certamente è la cupola in stile barocco il capolavoro di tecnica d'avanguardia: è costituita da due calotte, una interna e una esterna, divise da un'ampia intercapedine. L'interno, di pianta a croce greca, è decorato da sculture eseguite da Agostino Cornacchini.
È curioso l’uso di numerosi materiali impiegati nella costruzione, tutti trasportati con difficoltà tramite l’unico sentiero che arrivava alla sommità del colle.
In Superga, per volontà di Vittorio Amedeo III, furono tumulati alcuni membri della Casa Savoia. Le spoglie sono conservate in una cripta sotterranea riccamente decorata. Esternamente alla cappella di Superga, sul piazzale a destra della chiesa, si trova un monumento dedicato alla memoria del re Umberto I di Savoia. Il monumento consiste in una colonna corinzia di granito con un capitello in bronzo sulla quale si trova un'aquila trafitta da una freccia, con chiaro intento allegorico alla morte del sovrano. Alla base della colonna si trova invece la statua di un guerriero celtico che simboleggia la città di Torino, che punta una mano verso il cielo e la spada verso uno scudo di Savoia e il collare dell'Annunziata.
Alla cappella, posta alla sommità dell'omonima collina, si può giungere attraverso strada o servendosi della tranvia Sassi‑Superga.
Questo luogo è conosciuto e ricordato anche per La tragedia di Superga, un incidente aereo avvenuto il 4 maggio 1949, un aereo con a bordo l'intera squadra del Grande Torino, si schiantò contro il muraglione del terrapieno posteriore della basilica di Superga, e persero la vita 31 persone, a loro è dedicato il monumento lungo la strada di Superga.

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Juventus Stadium

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L'Allianz Stadium, noto anche come Juventus Stadium o più semplicemente Stadium, è un impianto calcistico di Torino, e di proprietà della società calcistica Juventus Football Club.

Sesto stadio italiano per capienza con 41 507 spettatori, nonché il primo del Piemonte, sorge sulla stessa area del preesistente e demolito stadio delle Alpi, di cui riutilizza parte delle strutture. Prima struttura calcistica italiana priva di barriere architettoniche, nonché primo impianto ecocompatibile al mondo.

Nei pressi dell'impianto si trovano strutture correlate al club come il J‑Museum, il J‑Medical e un concept store, oltreché un centro commerciale.

Ma la città di Torino ospita numerosi impianti sportivi di svariati genere, arricchiti anche dai lavori e dalle costrizioni fatte per le Olimpiadi invernali del 2006.

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Francesca Balzano

Ciao a tutti, sono una ragazza di 30 anni, proveniente da un piccolo paesino del sud Italia, in Basilicata.

Adoro l'arte, e viaggiare. In questo blog vi porterò con me nelle mie avventure di viaggi naturalistici e artistici, dandovi qualche consiglio per vivere al meglio i vostri viaggi!

Spero che troviate delle informazioni a voi utili, buona lettura e benvenuti su Cronache di Viaggio!

PS. Per maggiori informazioni o curiosità scrivetemi usando la box qui a destra!

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